Coinquilino o ospite, il tuo bambino?
Riflessioni sulla ricerca di un nuovo equilibrio dopo la nascita di un bambino.
Quando nasce un bambino automaticamente è necessario ritrovare un nuovo equilibrio di coppia, di vita, di famiglia.
Non è scontato farcela in breve tempo e con semplicità : la coppia ha bisogno di andare alla ricerca di un nuovo equilibrio, ma prima di tutto i singoli componenti. La mamma, prima di tutto, ha bisogno di ritrovare se stessa, considerando che è assorbita da ritmi incalzanti di poppate, risvegli notturni e spaesamento per il nuovo ruolo di mamma. Il papà ha la sensazione che la sua vita non sia più quella di prima e che tutto sia cambiato molto rapidamente: ci si reca all’ospedale in due e si rientra tra le mura domestiche in tre. La vita per il neo papà solitamente continua con apparentemente meno cambiamenti : rientra al lavoro entro breve, mantiene la sana uscita settimanale con gli amici, ma l’apparenza si sa inganna facilmente. La casa non è più quella di prima ed è bene esserne consapevoli per poter agire al meglio, magari preparandosi prima al nuovo arrivo.
Ospite o coinquilino?
- i genitori consapevoli del cambiamento che fanno del loro meglio per accogliere fisicamente il bambino, pensandolo come un coinquilino della loro casa al quale donare parte del loro spazio a disposizione, rinunciando a loro volta alla mensola preferita (magari quella più bassa, proprio ad altezza bambino);
- i genitori non consapevoli che pur non considerando il bambino come un ospite, nella pratica non fanno nulla per non farlo sentire tale e quindi non predispongono uno spazio a lui destinato e si ostinano ad ammassare le sue cose dentro a scatole e raggrupparle in grandi contenitori dove i bambini spesso non riescono a trovare quello che cercano e se lo fanno, lo fanno avendo attuato un comportamento che ai genitori non fa proprio piacere, cioè ribaltando tutti contenitori e tirando fuori tutto.
Organizzare uno spazio accogliente per tutti è importante per le relazioni della famiglia
Come poter predisporre per il bambino oltre che uno spazio mentale anche uno spazio fisico?
- ricorda che la casa è per tutti -grandi e piccoli-: non trasformare la casa in un parco giochi dove non c’è più spazio per gli adulti, nè in una casa di design da rivista dove non c’è nulla per bambini.
- definisci e distingui gli spazi per gli adulti da quelli per i bambini : è meglio se gli adulti sono tutti d’accordo e hanno tutti chiaro questa distinzione.
- rendi chiara e leggibile la distinzione di spazi per adulti e spazi per bambini, per i bambini utilizza le immagini (ricorda che i bambini fino ad una certa età non sanno leggere!)
- definisci gli spazi in maniera coerente con i bisogni di tutti.
- presenta ad ogni membro della famiglia l’organizzazione degli spazi e racconta la tua logica, in modo che sia più semplice per tutti comprenderti.
- verifica che gli spazi per i bambini siano in sicurezza.
- non cambiare gli spazi troppo spesso, altrimenti il rischio è quello di confondere tutti.
- ricorda che sono gli adulti a decidere come organizzare lo spazio, ma sempre dopo aver osservato i bambini muoversi e viversi la casa: non pensare solo a te nel momento in cui definisci gli spazi, altrimenti rischi che sia un flop!
- riordina con il tuo bambino ( dai 15/20 mesi può iniziare a farlo con te!), così sarà chiaro a tutti dove mettere cosa.
- rispetta i suoi spazi e lui o lei imparerà a rispettare i tuoi.