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Riflessioni sulla ricerca di un nuovo equilibrio dopo la nascita di un bambino.

Quando nasce un bambino automaticamente è necessario ritrovare un nuovo equilibrio di coppia, di vita, di famiglia.

Non è scontato farcela in breve tempo e con semplicità : la coppia ha bisogno di andare alla ricerca di un nuovo equilibrio, ma prima di tutto i singoli componenti. La mamma, prima di tutto, ha bisogno di ritrovare se stessa, considerando che è assorbita da ritmi incalzanti di poppate, risvegli notturni e spaesamento per il nuovo ruolo di mamma. Il papà ha la sensazione che la sua vita non sia più quella di prima e che tutto sia cambiato molto rapidamente: ci si reca all’ospedale in due e si rientra tra le mura domestiche in tre. La vita per il neo papà solitamente continua con apparentemente meno cambiamenti : rientra al lavoro entro breve, mantiene la sana uscita settimanale con gli amici, ma l’apparenza si sa inganna facilmente. La casa non è più quella di prima ed è bene esserne consapevoli per poter agire al meglio, magari preparandosi prima al nuovo arrivo.

Ospite o coinquilino?

Ho letto di recente il libro “Case anche per bambini” di Maya Azzarà che affronta questo tema con ironia partendo dal senso di essere ospiti oppure coinquilini. Questa riflessione è a mio avviso molto interessante, si possono distinguere due categorie principali di neo genitori:
  • i genitori consapevoli del cambiamento che fanno del loro meglio per accogliere fisicamente il bambino, pensandolo come un coinquilino della loro casa al quale donare parte del loro spazio a disposizione, rinunciando a loro volta alla mensola preferita (magari quella più bassa, proprio ad altezza bambino);
  • i genitori non consapevoli che pur non considerando il bambino come un ospite, nella pratica non fanno nulla per non farlo sentire tale e quindi non predispongono uno spazio a lui destinato e si ostinano ad ammassare le sue cose dentro a scatole e raggrupparle in grandi contenitori dove i bambini spesso non riescono a trovare quello che cercano e se lo fanno, lo fanno avendo attuato un comportamento che ai genitori non fa proprio piacere, cioè ribaltando tutti contenitori e tirando fuori tutto.

Organizzare uno spazio accogliente per tutti è importante per le relazioni della famiglia

Uno spazio in cui i genitori e i bambini vivono sereni è anche uno spazio in cui si spendono relazioni serene e significative. Diversamente uno spazio che non consente a tutti i componenti della famiglia di esprimersi liberamente  crea tensione e ansia che non favorisce una atmosfera serena e positiva .

Come poter predisporre per il bambino oltre che uno spazio mentale anche uno spazio fisico?

  1. ricorda che la casa è per tutti -grandi e piccoli-:  non trasformare la casa in un parco giochi dove non c’è più spazio per gli adulti, nè in una casa di design da rivista dove non c’è nulla per bambini.
  2. definisci e distingui gli spazi per gli adulti da quelli per i bambini : è meglio se gli adulti sono tutti d’accordo e hanno tutti chiaro questa distinzione.
  3. rendi chiara e leggibile la distinzione di spazi per adulti e spazi per bambini, per i bambini utilizza le immagini (ricorda che i bambini fino ad una certa età non sanno leggere!)
  4. definisci gli spazi in maniera coerente con i bisogni di tutti.
  5. presenta ad ogni membro della famiglia l’organizzazione degli spazi e racconta la tua logica, in modo che sia più semplice per tutti comprenderti.
  6. verifica che gli spazi per i bambini siano in sicurezza.
  7. non cambiare gli spazi troppo spesso, altrimenti il rischio è quello di confondere tutti.
  8. ricorda che sono gli adulti a decidere come organizzare lo spazio, ma sempre dopo aver osservato i bambini muoversi e viversi la casa: non pensare solo a te nel momento in cui definisci gli spazi, altrimenti rischi che sia un flop!
  9. riordina con il tuo bambino ( dai 15/20 mesi può iniziare a farlo con te!), così sarà chiaro a tutti dove mettere cosa.
  10. rispetta i suoi spazi e lui o lei imparerà a rispettare i tuoi.
Fonti:
Testo Azzarà Maya, “Case anche per bambini – Educare i bambini attraverso lo spazio domestico”, 2014,
La Merdiana
Passione a mano libera, firma Chiara