Nelle terrazze e nei giardini ci sono piante e fiori. Quindi il bambino rischia di avvelenarsi nel caso il bambino ingerisca foglie di piante velenose o concimi, diserbanti che non devono stare a portata del bambino. Un altro rischio è quello di punture di insetti. All’esterno è bene verificare che non ci siano nidi di vespe o calabroni che potrebbero pungerlo. E nel caso ciò accada, è importante essere presenti per intervenire subito e soccorrere il bambino. Poi c’è il rischio di ustione non solo nelle giornate soleggiate in piena estate, ma anche nelle mezze stagioni, quelle in cui erroneamente pensiamo che il sole sia più debole e che non scaldi troppo. E ora per ultimo affrontiamo il rischio di annegamento che può avvenire in seguito a giochi con l’acqua in piccole piscine o secchi. Non servono centinai di litri di acqua per far annegare un bambino, ne ho parlato anche nell’articolo sulla sicurezza in bagno e anche nel momento in cui il bambino gioca con l’acqua la sorveglianza non può venire meno. Basta pochissima acqua sul fondo di una bacinella per far annegare un bambino. I giochi con l’acqua sono bellissimi, danno benessere quando è caldo e afoso, distendono il bambino nei momenti di tensione, ma devono essere organizzati adeguatamente. Se non puoi farlo, semplicemente rimanda questo momento ma non rischiare.