perchè progettare una cameretta a misura di bambino
Quanto incide secondo te l’ambiente nell’educazione del bambino?
Maria Montessori ci insegna che: “il primo obiettivo dell’ambiente preparato è, per quanto possibile, quello di rendere il bambino che cresce indipendente dall’adulto”
In questo articolo parlerò dell’importanza di progettare una cameretta a misura di bambino e degli enormi vantaggi che di conseguenza ne possono trarre grandi e piccoli che abitano insieme la casa.
Alla fine di questo articolo avrai un elenco di 3 azioni concrete da fare oggi per cominciare a rendere la cameretta a misura di bambino.
Qual’è il senso di progettare una cameretta a misura di bambino?
Faccio un inciso, fare le cose con senso per me è importante, fondamentale. Diversamente meglio non farle o non investire tempo e allora vediamo insieme qual’è realmente per il bambino il senso di vivere in uno spazio pensato per lui.
Per rispondere a questa domanda ho bisogno di introdurre due concetti:
- 1
Lo spazio che parla quindi l’ “ambiente come maestro”
- 2
I periodi sensitivi dei bambini
Lo spazio parla al bambino
Analizziamo insieme il primo punto.
Il modo in cui uno spazio è organizzato comunica qualcosa a chi lo abita. Il fatto che un letto sia posizionato in un angolo della cameretta piuttosto che in un altro, fa la differenza.
E’ come se lo spazio parlasse a chi lo vive, indicando come e cosa può fare lì.
Ecco un esempio che ci allontana dal tema della cameretta ma significativo per comprendere il concetto che sto esprimendo. Se io vedessi una pila di libri vicino a quella sedia..cosa penserei? Mi sentirei autorizzata a sedermi e leggere un libro. Non è così anche per te?
Compreso quindi il fatto che lo spazio comunica sempre qualcosa a chi lo abita, è necessario chiedersi cosa vogliamo che comunichi ai nostri bambini. Non è una domanda da poco, poichè le azioni successive dovranno essere coerenti alla risposta a questa domanda.
Se voglio che una cameretta sia accogliente per la mia bambina, dovrò chiedermi cosa per lei potrebbe essere accogliente oggi e qui introduco il tema della personalizzazione. Cosa le piace? E poi dovrò organizzare la cameretta di conseguenza.
Del resto anche le scuole dovrebbero essere progettate tenendo in considerazione i bisogni dei bambini e allora perchè non farlo anche a casa?
Il bambino vive immerso nell’ambiente e qui attraverso le esperienze che fa, cresce e sviluppa le sue competenze.
La mente del bambino nei primi 6 anni di vita è molto ricettiva, la Montessori la definisce “mente assorbente” perchè assorbe in modo inconsapevole ciò che è presente nell’ambiente.
Ecco che ci rendiamo conto a poco a poco di quanto sia fondamentale organizzare uno spazio in maniera consapevole per il bambino.
Il bambino si trova quindi in un ambiente in cui l’adulto, dopo aver osservato il bambino e compreso ciò di cui ha bisogno, ha già prediposto dei materiali che gli possano essere utili oggi per compiere esperienze interessanti. Approfondiremo più avanti questo aspetti.
I periodi sensitivi del bambino
Il bambino durante la sua crescita vive dei periodi sensitivi, sempre secondo la Montessori, in cui si interessa a certi temi e si concentra su questi aspetti che sperimenta a ripetizione, sbagliando, riprovando e che gli consentono di imparare e quindi di rendersi autonomo rispetto all’adulto. C’è quindi un momento giusto per imparare a fare le cose. Mentre il bambino agisce sull’ambiente, è grazie alle esperienze che compie, che costruisce le sue conoscenze e quindi sè stesso.
Il ruolo dell’adulto è fondamentale perchè prepara l’ambiente con ciò che interessa al bambino.
Qual’è il ruolo dell’adulto?
L’azione di noi adulti precede quella del bambino o della bambina.
I grandi dopo aver osservato il bambino e essersi chiesti di cosa ha bisogno, preparano e allestiscono lo spazio.
Un ambiente allestito oggi per i bisogni del bambino, gli consentirà di sperimentare in autonomia, e sarà in grado di essere indipendente nelle piccole cose dalla sua mamma o dal suo papà.
Per es. Un bambino che si mette alla prova e tenta di vestirsi da solo, sarà molto soddisfatto di avercela fatta o di aver cominciato a provarci e l’adulto ne sarà orgoglioso. Tutto ciò sarà realizzabile solo se l’ambiente verrà preparato in modo che il bambino possa trovare alla sua altezza i vestiti per provare a farlo.
L’aiuto dell’adulto è quindi un aiuto indiretto: prima l’adulto osserva il bambino, possibilmente in silenzio, guarda come gioca, come si muove nello spazio, poi predispone l’ambiente proponendo certi materiali piuttosto che altri e poi osserva di nuovo il bambino per vedere come reagisce.
E’ un adulto che accompagna silenziosamente il bambino con lo sguardo.
Chiaramente i bisogni dei bambini cambiano nel corso del tempo e quindi così dovrà cambiare anche l’organizzazione dello spazio. Per capire come e quando modificarlo, sarà necessario osservare il bambino, come gioca, come passa il tempo, come si diverte e agire di conseguenza. Nel prossimo articolo, ti parlerò proprio di come cambia la cameretta con la crescita del bambino.
Le 3 azioni concrete da fare oggi per rendere la cameretta a misura di bambino:
Abbiamo detto che ogni bambino è diverso, faccio quindi un esempio pensando a Giulio che ha iniziato a camminare da poco, ha molta voglia di muoversi e di sperimentare con il suo corpo e vuole provare a fare da solo. Se dovessi dare 3 consigli ai suoi genitori, gli direi di:
- 1
posizionare alcuni libri ad un’altezza che Giulio possa raggiungere.
- 2
attaccare un gancetto ad un’altezza che Giulio possa raggiungere per appendere la sua felpa o pigiama.
- 3
creare una via accessibile che consenta a Giulio di entrare e uscire dal suo letto in autonomia.