Immaginati di dormire nel lettino del bambino e scopri come lo vorresti realmente!

Il lettino viene solitamente acquistato o recuperato da amici o parenti e sistemato nella futura cameretta ben prima della nascita del bambino, in un momento in cui i futuri genitori difficilmente riescono a rendersi conto di come sarà il momento della nanna, molti mesi dopo. E’ consigliato, infatti, per la prevenzione della morte in culla,  che il bambino resti a dormire nella stanza dei genitori, in un proprio lettino.

Come scegliere il lettino?

In commercio ce ne sono molti, diversi tra loro, alcuni anche camaleontici cioè che si trasformano nel tempo per accompagnare i bambini durante il loro percorso di crescita, ahimè un tratto distintivo ricorrente della maggior parte dei lettini sono le sbarre.

Cosa provereste voi a dormire in un letto con le sbarre?

Per immaginarvi l’esperienza del bambino, provate a mettervi nei suoi panni. Personalmente mi sentirei chiusa, costretta in quello spazio limitato, barricata. Non credo riuscirei a dormire in un letto che mi limitasse nel movimento o nello spostamento. Vi è mai capitato di vedere il vostro bambino che tenta di evadere?

Non è utile generalizzare senza considerare il contesto, ma se presenti determinate condizioni nell’organizzazione della casa, credo sia interessante considerare l’idea di un lettino senza sbarre.

Quali condizioni?

Certamente un’organizzazione sicura di materiali, per sicura intendo per es. che non ci siano detersivi ad altezza bambino e accessibili.
Se la stanza e gli spazi a cui può accedere il cucciolo di casa sono in sicurezza, si può considerare l’idea di proporre al bambino di dormine in un lettino senza sbarre.

Come ?

Ad oggi i cataloghi di arredo per bambini non offrono grandi possibilità in questo senso, forse perché ancora è necessario ragionare sul senso di una scelta del genere, ci sono però artigiani e falegnami che realizzano lettini in stile montessoriano in legno. Se siete appassionati di fai da te, c’è anche un’altra soluzione suggerita da Grazia Honegger Fresco nel suo libro “Una casa a misura di bambino” in cui propone di sistemare una base di compensato sul pavimento su cui andare poi ad adagiare un materassino.
Mi piace pensare che la cameretta possa essere curata e pensata per il bambino anche utilizzando materiali semplici o di recupero. E allora perchè non provare? Dargli la possibilità di muoversi, significa mettere in conto che il bambino lo farà davvero, per esempio rotolando fuori dal letto. Ti consiglio di sistemare il letto o il materasso su un morbido tappeto e porre dei cuscini intorno. Dopo un po’ di volte il bambino imparerà a prendere le misure con il vuoto. Non sottovalutate le sue capacità.

Noi adulti siamo pronti?

Mi chiedo se il problema non sia che noi adulti non siamo pronti a fare questo passo e dare fiducia al bambino. Ve la sentireste di proporre al piccolo un lettino senza sbarre e poi andare a dormire sereni?

Non dimenticate di consultare le “regole d’oro” per la prevenzione della sindrome da morte in culla (SIDS) 

Fonti:

Testo Honegger Fresco G. , “Una casa a misura di bambino ” , 2000, red!

Foto https://acaratapa.wordpress.com/2012/07/15/quase-nada/

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